Nel corso dell’ultimo anno, il prezzo del gas ha subito fluttuazioni significative, incidendo notevolmente sulle economie globali e influenzando le decisioni dei policy-maker a livello mondiale. Il mercato del gas naturale si è trovato ad affrontare una serie di sfide, tra cui cambiamenti nella domanda, interruzioni nell’offerta e transizioni energetiche che hanno portato a un contesto di grande incertezza.
Da un lato, il gas naturale è percepito come una fonte di energia di transizione tra i combustibili fossili e le fonti rinnovabili, data la sua capacità di generare energia con emissioni inferiori rispetto al carbone e al petrolio. D’altro canto, la dipendenza da questa risorsa limitata ha evidenziato le vulnerabilità degli approvvigionamenti energetici, soprattutto in Europa, ove la tensione geopolitica nei mesi recenti ha avuto un impatto senza precedenti sui prezzi.
Le dinamiche di prezzo del gas sono complesse e multifattoriali. I metodi tradizionali di fissazione del prezzo, basati su contratti a lungo termine indicizzati al prezzo del petrolio, convivono oggi con quotazioni spot e future legate alle quotazioni dei mercati di scambio. Il grado di liberalizzazione del mercato del gas, variabile tra le diverse aree geografiche, ha una sua influenza significativa.
Con l’ingresso nel periodo invernale, la domanda di gas naturale tende ad aumentare, spingendo al rialzo i prezzi. Questo fenomeno si è intensificato a seguito di un incremento della domanda globale in risposta alla ripresa economica post-pandemia e alla riduzione della produzione da alcune regioni produttive chiave, che hanno causato tensioni sull’offerta.
In aggiunta, il settore ha conosciuto un aumento dei costi del gas per l’intensificarsi delle preoccupazioni legate alla sicurezza energetica. L’instabilità geopolitica, in particolare le tensioni tra Russia e Ucraina con conseguenti timori di interruzioni nell’approvvigionamento, ha reso i mercati nervosi e pronti a reagire a ogni minima insinuazione di crisi di fornitura.
Di fronte a questa situazione, diversi governi stanno reagendo con misure volte a mitigare l’impatto dei prezzi elevati sulle economie domestiche e sulle industrie. Subsidi all’energia, tagli di imposte specifiche e incitamenti all’efficienza energetica sono solo alcuni degli strumenti impiegati. Si assiste, parallelamente, a un’intensificazione degli sforzi per diversificare le fonti energetiche e ridurre la dipendenza dal gas naturale.
Nonostante le variabili contingenti, gli analisti guardano con interesse alle tendenze a lungo termine del mercato del gas. Se da un lato la transizione energetica potrebbe portare a una riduzione progressiva della dipendenza dal gas naturale, dall’altro lato l’ineludibile necessità di affrontare i cambiamenti climatici potrebbe spingere verso un utilizzo ancora maggiore di questa fonte di energia nel breve termine, come soluzione meno inquinante rispetto ad altri idrocarburi. Si tratta di un equilibrio delicato tra i requisiti dell’efficienza energetica, la sicurezza delle forniture e i vincoli ambientali, un crocevia che determinerà le traiettorie future del prezzo del gas sui mercati internazionali.